08/05/2019

Tempo di lettura: 3 min

Il potere della gentilezza.

Oggi vogliamo parlare di gentilezza. Crediamo infatti sia un argomento che ben si sposianche con il counseling. E ricordarsi di essere gentili con gli altri e anche con se stessi, puòportare a molti benefici.

La gentilezza è una delle più nobili espressioni del comportamento umano: alimenta tutto eporta molti vantaggi.

Gentile, si legge nel dizionario, è colui che trattando con gli altri, usa modi garbati, cortesi ela gentilezza è una nobiltà, sia ereditaria sia (secondo l’interpretazione degli stilnovisti) acquisita con l’esercizio della virtù e con l’elevatezza dei sentimenti. Si può essere gentili nelle parole e nei modi quindi. Ed esistono atti gentili.

Essere gentili conviene: fa bene alla salute, guadagna simpatie, crea intorno un clima positivo e sereno. Il vero tornaconto della gentilezza, tuttavia, sta proprio nell’essere gentili. La gentilezza, infatti, dà un senso e un valore alla nostra esistenza, ci fa dimenticare i guai quotidiani e sentire bene con noi stessi.

Ma perché la gentilezza è così importante? (almeno secondo noi). Perché “provoca” molteconseguenze. Vediamone alcune:

1. Fa sentire meglio qualcuno. Quando riserviamo una parola gentile o un semplice gesto di cortesia facciamo stare bene le persone che li ricevono. Per tutti noi infatti è bello sentirsi importanti, essere visti dagli altri che ci dedicano anche una sola piccola attenzione: ci fa sentire amati, ci procura benessere e ci fa venire voglia di ricambiare.

2. Diamo il buon esempio. Se ci rendiamo protagonisti di un esempio positivo come far passare qualcuno alla cassa del supermercato, cedere un posto in metropolitana ad una persona anziana o offrirsi a fare una commissione può spingere gli altri a fare altrettanto conaltre persone. A questo proposito ci viene in mente il film Un sogno per domani con Kevin Spacey e Haley Joel Osment dove il professore (intepretato da Spacey) ad una lezione domanda in maniera critica alla classe: “Cosa vuole il mondo da noi?”. Da quell’istante Trevor, (il giovane Osment), intuisce un modo per cambiare in meglio il mondo e comincia acompiere delle buone azioni, chiedendo a chi le riceve di compiere a loro volta un importante favore a tre persone differenti. Andatelo a rivedere se vi capita…

3. Ci fa stare bene con noi stessi. La gentilezza sortisce un effetto boomerang su noi stessi: più siamo gentili con gli altri. più ci sentiamo bene. Il bene che facciamo in qualche modo ha un effetto immediato anche sul nostro benessere. Essere scortesi, rispondere male a qualcuno ci lascia sempre un retrogusto di malessere e disagio che, come un circolo vizioso, ci porta ad essere nervosi e irritabili.

4. Addolcisce e disarma le persone. La gentilezza ha l’incredibile potere di calmare la rabbia e l’aggressività nelle persone. Ci avete mai fatto caso? Se di fronte ad una persona molto arrabbiata manteniamo la calma, sorridiamo e ci dimostriamo fermi e gentili, l’aggressività della persona inevitabilmente scemerà. Difficile continuare ad aggredire una persona gentile. Provate anche con i bambini piccoli e i loro scatti di rabbia. Se parlate con voce dolce e li abbracciate, la loro rabbia sarà contenuta.

Infatti quando siamo gentili con qualcuno è molto probabile che anche questi a sua voltasia invogliato ad essere gentile con noi.

Questi sono solo alcuni degli effetti positivi che possono derivare da atti e parole gentili. E’ chiaro che dobbiamo compiere gentilezze solo se siamo in grado di farlo in modo spontaneo, naturale e “sentito”. E soprattutto: ricordate di essere gentili anche con voi stessi. Sbagliate? Perdonatevi! Avete fatto qualcosa che non vi è piaciuto? Guardatevi allo specchio e sorridetevi. Regalatevi qualche coccola (un dolce, un massaggio), un’attenzione anche per voi. Provate e non ve ne pentirete. Allora… quale sarà il vostro prossimo atto gentile? Vi va di raccontarcelo nei commenti a questo post? E soprattutto cosa avete ottenuto?

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