13/05/2020

Tempo di lettura: 2 min

Il futuro che ci aspetta.

L’emergenza sanitaria sembra essere rientrata e dopo 2 mesi di lockdown, ci stiamo piano piano riappropriando delle nostre vecchie routine. Che però nel frattempo sono cambiate e le regole non sembrano essere ancora così chiare. Ma qual è il futuro aziendale che ci aspetta? Com’è tornare al lavoro? Le aziende sono e rimarranno le stesse? Proviamo a ragionarci insieme.

Eh sì, molto è cambiato in 2 mesi di emergenza: un virus ha mescolato le carte, tutte le carte. Quelle personali, quelle lavorative e quelle organizzative.

Molte le lezioni che ognuno di noi si può portare a casa: l’importanza delle relazioni sociali, del contatto, ma anche la possibilità di abbattere pregiudizi e timori verso forme diverse di organizzazione del lavoro. Quello che fino a ieri sembrava difficile, poco fattibile o addirittura impossibile è diventato oggi necessario.

Siamo stati catapultati improvvisamente in nuove dimensioni che ci hanno costretto arivedere convinzioni, modelli organizzativi, mindset e strategie…

Sicuri? Noi di E-Skill no…non ne siamo così sicuri.

Un dato è certo: lo stravolgimento c’è stato, questo è innegabile. Ma il vero cambiamentoinizia a partire dalla cosiddetta fase 2. Inizia ora, anche per le aziende. Noi ne siamo certi.

Com’è tornare al lavoro? Quali sono le misure e i nuovi modelli da adottare? Il cambiamentoè adesso, ripetiamo.

Nuovi scenari si prospettano davanti a noi e crediamo che le aziende debbano confrontarsiadesso, nella gestione del post-emergenza.

Già da tempo, prima del Covid-19, consulenti, manager e ricercatori discutevanodell’importanza della risorsa umana in azienda. Si parlava di umanesimo e di aziendaumano-centrica, ma poco in realtà si era fatto.

Bene, signori…noi crediamo che quel momento sia ora. E’ arrivato il tempo di mettere veramente la persona al centro dei modelli organizzativi come ben sta affermando la dott.ssa Francesca Gino, una delle massime autorità mondiali di Management, ricercatrice della Harvard Business School.

Ma come si può fare? Come gestire concretamente la fase 2 e tutte le altre fasi di questoepocale cambiamento?

Partendo dai nuovi scenari e dai nuovi bisogni dei lavoratori che noi di E-Skill abbiamocercato di individuare e abbiamo messo insieme in un progetto che lanceremo tra poco pertutte le aziende. Vediamoli rapidamente insieme.

Gli scenari? Sostanzialmente 3: smartworking, che diventerà sempre più una necessità enon più un’opzione, la gestione delle risorse umane che dovrà cambiare e un nuovo ruolodella Direzione Risorse Umane e del Manager.

E i bisogni? Sicurezza (fisica e psicologica), senso di appartenenza (che lo smartworkingha affievolito) e possibilità di realizzazione personale.

Abbiamo messo insieme un pool di esperti (virologi, filosofi, psicologi, trainer, coach ecounselor) che hanno confezionato percorsi e servizi di consulenza per affiancare leaziende nella gestione di questo cambiamento.

Fra poco presenteremo il progetto in un webinar. Stay tuned!

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