10/04/2019

Tempo di lettura: 3 min

Giuro che lo faccio! Da domani… come Akrasia può rovinarti la vita

Chi è Akrasia? E’ un effetto la cui parola ha origini greche che indica l’incapacità di agire secondo principi ragionevoli. In italiano o in altri termini? Akrasia ti coglie se sei abituato a rimandare, a procrastinare.

Quante volte ci siamo detti “devo mettermi a dieta…ok la inizio lunedì” per poi non mantenere il programma che noi stessi abbiamo deciso? Oppure ci siamo ripromessi di riprendere l’attività fisica, di mettere ordine in casa liberando gli armadi o di dedicarci ai nostri hobby in modo più sistematico. E non riuscirci. Siamo stati colpiti dall’effetto Akrasia, ossia dall’arte della procrastinazione. Che non è un problema se ci soffriamo una volta ogni tanto, ma ci potrebbe rovinare la vita se la cosa diventa perenne. Fare dei programmi ci fa sentire bene, ma poi preferiamo (o meglio, il nostro cervello preferisce) i premi immediati ai sacrifici che il programma comporta. Per esempio: dimagrire 10 kg e rientrare nel vestito di quando eravamo teenager ci farebbe sentire immensamente bene…ma volete mettere la soddisfazione di quella bella fetta di torta al cioccolato?

Tranquilli però…ne hanno sofferto anche i grandi della terra e l’hanno risolto. Quindi unrimedio c’è.

Chi per esempio? Beh, Victor Hugo, tanto per citarne uno, mentre scriveva “Il Gobbo di Notre-Dame”. Lo scrittore aveva firmato un contratto con un editore impegnandosi a scrivere un nuovo libro (Il Gobbo di Notre-Dame, per l’appunto) nel giro di un anno. Ma quell’anno lo trascorse facendo altro e dedicandosi ad altri progetti fino a che l’editore, stanco di aspettare, gli impose un ultimatum: il nuovo libro doveva essere consegnato in 6 mesi! Sapete cosa fece Hugo? Si privò di tutti i vestiti indossando solo uno scialle. Lo scopo? Non avere letteralmente niente da mettersi per poter uscire di casa ed essere costretto quindi a scrivere.

Senza ricorrere a questi drastici metodi, possiamo pensare di escogitare qualcosa perevitare la procrastinazione.

Se il nostro cervello preferisce la fetta di torta al cioccolato anziché il vestito da teenager èperché sta pensando al momento presente e non a quello futuro.

E’ importante quindi aggregare gli incentivi. Come? Rendendo più piacevoli nel presente le attività utili al raggiungimento del nostro obiettivo. Se per dimagrire devo fare sport, ma questo mi annoia, posso pensare di ascoltare della musica mentre corro o degli audiolibri inmodo da rendere più leggero lo sforzo che sto compiendo.

Oppure posso decidere di allenarmi con un amico per evitare le conseguenze negative della procrastinazione: saltare un appuntamento mi farà fare una brutta figura, così come mancare, per esempio, una scadenza sul lavoro (può essere un semplice appuntamento telefonico con un cliente/fornitore “ostico”). Concentrarsi sulle conseguenze della procrastinazione può aiutare.

Ne volete ancora un altro perché i primi due non vi convincono? Allora puntate sui dispositivi di impegno! Cosa sono? Sono degli impegni che prendete con voi stessi per evitare di procrastinare. Qualche esempio? Se volete dimagrire fate la spesa comprando esattamente ciò che la vostra lista prevede, oppure acquistate solo porzioni singole (non centinaia ovviamente!)

Infine…rendete il compito più realizzabile semplificando l’inizio delle cose. Utilizzate la regola dei due minuti: quando si inizia un’attività questa non dovrebbe occupare più di 2 minuti del vostro tempo. Ma perché parlare di Akrasia in un blog dedicato al counseling? Perché potreste trovarvi di fronte ad un cliente che procrastina sempre e non saperlo aiutare. Trovarvi impantanati nel colloqui: i suggerimenti e le domande sopra esposte potrebbero quindi darvi una mano. Del resto, un cliente arriva dal counselor quando fatica aprendere una decisione…Oppure potreste pensare da tempo di intraprendere la Scuola di Counseling e continuare a rimandare. Chiamare E-Skill vi impiega meno di 2 minuti! :-) Ci sembra un ottimo inizio no?

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