02/06/2019
Tempo di lettura: 4 min
Lo stipendio emotivo: che cos’è e perché è importante.

Recentemente nelle riviste dedicate agli Hr Manager si leggono spesso articoli dedicati albenessere e alla felicità dei dipendenti. Fenomeno destinato a crescere e ad avere sempre più importanza.
Dopo esserci occupati dei cambiamenti del mercato del lavoro e delle tipologie di lavoratoriemergenti, oggi vogliamo parlare di un aspetto decisamente importante: lo stipendio emotivo. Sì, forse avrete sgranato gli occhi in un’espressione stupita e interrogativa: ma checosa si stanno inventando adesso? Dopo l’intelligenza emotiva anche lo stipendio è emotivo? Ebbene sì! Ma che cos’è esattamente? E perché è così importante? Ecco alcune risposte.
Innanzitutto vi sarete accorti di come tutti gli studi e le analisi riguardanti la gestione delle risorse umane siano, negli ultimi tempi, centrati su un concetto fondamentale: il benessere degli stessi dipendenti. Concetto ampio che abbraccia più campi e più strumenti ma che sembra essere diventato l’arma vincente per gestire efficacemente un’azienda, trattenere i talenti, coltivare l’employee branding e continuare ad essere competitivi.
Gli strumenti per il benessere Molti sono gli strumenti che le aziende hanno a disposizione: le misure di welfare, gli strumenti per la conciliazione tempi lavoro/famiglia, le soft skills che dal 2020 saranno le più ricercate nei profili dei lavoratori, lo smart working, il manager della felicità (il cui ruolo verrà sviscerato in un altro post) e …lo stipendio emotivo.
Già, oltre allo stipendio economico che ogni dipendente ha, oggi è necessario calcolare, eoffrire, anche uno stipendio emotivo.
Steven Poelmans, professore di Neuroscienza e Leadership strategica presso la Antwerp Management School belga, sostiene che “lo stipendio emotivo è l’insieme di retribuzione non monetaria che il lavoratore riceve dall’impresa per cui lavora e che integra il normale stipendio con formule creative, che si adattano alle necessità dei lavoratori di oggi”.
Uno strumento quindi che serve a motivare i dipendenti e che va oltre il mero datonumerico.
Varie sono le forme che può assumere lo stipendio emotivo che rimane uno strumento estremamente flessibile in mano alle imprese e ai datori di lavoro. Eh sì, perché in un mondo sempre più digitale, sempre più connesso, paradossalmente fa capolino il desideriodi relazioni più umane, di benessere generale, di coinvolgimento e di ricerca della felicità che non può essere data solo dal denaro. Ecco quindi che il pacchetto può essere veramente attrattivo con poca spesa.
Il pacchetto dello stipendio emotivo
Creare un buon ambiente di lavoro: i team diventano veramente efficaci e i lavoratori si sentono a proprio agio. Alcuni strumenti? Lo sportello counseling (gestito da psicologi o da counselor), per esempio, a disposizione del lavoratore cui rivolgersi per parlare liberamentedi relazioni interpersonali, difficoltà che si possono incontrare nell’attività lavorativa e ottenere strumenti per poterli risolvere. Con un confronto, senza giudizio e in serenità. Del resto il lavoro occupa più di un terzo della nostra giornata ed è bene che il tempo che si passa in azienda, trascorra nel modo più sereno e costruttivo possibile.
Puntare sullo sviluppo personale e professionale: la formazione dei dipendenti, la loro crescita e il loro miglioramento professionale sono fondamentali per garantire l’eccellenza nella performance. Certo non si tratta di fare una formazione perché “è di moda” , perché è finanziata o ancora perché è obbligatoria. Spesse volte incontriamo datori di lavoro e manager che dopo la formazione affermano che “non è cambiato niente” o, peggio, che “abbiamo investito e le persone sono andate da un’altra parte”. La formazione fa parte di unprocesso di sviluppo che deve continuare anche al di fuori dell’aula e che deve essere supportata dall’azienda. Il lavoratore formato, che ha acquisito nuove competenze e nuova consapevolezza, se non riesce ad esprimersi all’interno della propria organizzazione è logico che cerchi ambienti più favorevoli. A dimostrazione che la formazione funziona…ma è necessario crederci. Se si offre al lavoratore la possibilità di crescere all’interno dell’azienda, tutto ciò avrà senz’altro una ripercussione positiva.
Rendere compatibile la vita privata: offrire giorni liberi per fare visite mediche o per presiedere a eventi personali, così come orari di lavoro flessibili oppure la possibilità di lavorare da casa una volta a settimana sono alcune idee che funzionano bene e che rendono più produttivo il lavoratore. Certo, è necessario superare il vecchio concetto della quantità (ore lavorate, presenza sul posto di lavoro, esigenza di controllo) ma i risultati sono decisamente migliori.
Avere voce in capitolo nelle decisioni aziendali: i dipendenti sono una parte fondamentale di un’organizzazione. Sono impegnati quotidianamente sull’operatività e si scontrano con le difficoltà che strategie, modelli organizzativi e processi a volte possono non vedere o mascherare. Ascoltarli, dare loro la possibilità di esprimere la propria opinionee suggerire possibili soluzioni rappresenta un tipo di stipendio emotivo molto importante. Il contributo è enorme: si possono trovare soluzioni inaspettate con un piccolo dispendio di tempo e decisamente “tailor made”.
Come si vede il tutto è improntato sulla flessibilità. Caratteristica quest’ultima che vienespesso richiesta dai datori di lavoro e dagli Hr Manager alle risorse umane: forse è arrivatoil momento di concederla oltre che di pretenderla. E i risultati arriveranno.
Condividi questo articolo!
132 visualizzazioni