08/07/2022

Tempo di lettura: 5 min

4 libri da leggere quest’estate

E anche quest’anno siamo arrivati a luglio. Qualcuno di voi è in vacanza, qualcun altro è pronto per partire, chi non ci andrà e chi sta contando i giorni perché agosto sembra lontano. E noi? Pensiamo a qualcosa da farvi fare. Leggere, per esempio!

Una bella sdraio, bordo piscina, sole e un buon libro.

Quale momento di relax migliore di questo? Pochi altri. Perché non passarlo con un buon libro? Il libro ti fa viaggiare, pensare, evadere…ti impegna, ma ti diverte; ti stuzzica e ti fa sognare. E allora ecco i nostri consigli.

Sul lettino di Freud di Irvine Yalom. Iniziamo subito con il botto e con un testo in linea con i nostri interessi: il counseling. Yalom è uno psicoterapeuta americano di origini ebraiche. Scrive in un modo molto scorrevole e piacevole, ma soprattutto porta la sua esperienza reale di professionista e di persona. Un counselor, un libro di Yalom, lo deve prima o poi leggere. Ma di che cosa parla quello che vi proponiamo noi? E’ un romanzo-saggio e narra la storia di 3 psicoterapeuti le cui vite si intrecciano. La lettura, veloce e scorrevole, offre spunti di riflessione per capire meglio la relazione d’aiuto e il rapporto con il cliente. Certo, sono psicoterapeuti ma ci sono punti di contatto con il counselor. Utile per capire l’uomo, oltre al professionista. Un passaggio? “Ernest si rese conto che doveva concentrarsi non sul contenuto, ma sul processo, ovvero sulla relazione tra paziente e terapeuta. Il processo è l’amuleto magico del terapeuta, sempre efficace nei momenti di impasse.“ Dalla critica è stato definito tagliente e spietato, un romanzo per chi vuole sapere come funziona davvero la mente di uno psicoterapeuta.

Da leggere con un evidenziatore o una matita in mano per sottolineare i passaggi più importanti: ne troverete tantissimi!

La lettrice scomparsa di Fabio Stassi. Un romanzo noir che ci ha attirato per il suo protagonista. Vince Corso è un ex professore di lettere, nato da una fugace relazione di sua madre con un uomo che gli ha lasciato in eredità 3 libri. Non ha mai conosciuto il padre, ma ha voluto comunque mantenere un legame scrivendogli una cartolina tutte le volte che gli capita qualcosa da raccontare (e che spedisce all’hotel dove è stato concepito). Fisicamente assomiglia a Gerard Depardieu e professionalmente utilizza i libri per aiutare le persone. “I libri depurano la testa e il sangue, allontanano l’attrazione del vuoto e l’umor nero.” Per ogni suo cliente, Vince ha il libro adatto. E i suoi clienti sono numerosi: Margherita e il frenetico bisogno di ingrassare, Elettra che si specchia nei coltelli, Melissa che non sopporta più il suo co-inquilino… E poi c’è la signora Parodi, la sua vicina di casa che un giorno scompare. Vince, per tutti, usa la biblioterapia…anche per se stesso. Nelle relazioni a volte è un po’ goffo e qualche errore lo commette. Ma sapete perché ci ha incuriosito questo romanzo? Perché Vince Corso è …un COUNSELOR!!! Non uno psicologo, non uno psicoterapeuta ma un counselor formatosi in una scuola triennale. Anche la letteratura parla di noi…E questo è un buon segno! Non siamo più così sconosciuti. Un romanzo che si potrebbe definire meta-counseling (avete mai pensato di suggerire un libro ai vostri clienti che tratti in qualche modo il loro problema? Provate!)

Da leggere con un cocktail da sorseggiare per godersi il trionfo di un Counselor puro come protagonista di un romanzo.

L’ultimo figlio di Philippe Besson. Theo è il terzo figlio di Anne-Marie. Ha diciotto anni e ha deciso di andarsene da casa. La protagonista quindi deve riorganizzare la propria vita: non farà più la mamma, ma sarà mamma e anche i ritmi della sua quotidianità varieranno. E poi c’è anche il rapporto con suo marito che deve essere rivisto: che faranno loro due adesso? Come ritroveranno una vita di coppia? Con quel marito che la ama ma non le dice buongiorno “perché che senso ha, ci siamo appena visti e alzati dal letto…” Il romanzo racconta le 24 ore precedenti l’uscita di casa di Theo in cui Anne-Marie ripercorre tutta la sua vita, le sue scelte, i suoi sacrifici. Un libro per tutti i genitori, per tutte le mamme che prima o poi si troveranno ad affrontare un evento tanto naturale quanto dirompente: forse è proprio quello il momento in cui il cordone ombelicale si spezza definitivamente e magari si inizia ad avvertire la sindrome del nido vuoto. Un romanzo scritto da un uomo per tutte le mamme.

Da leggere con un fazzoletto in mano e in solitudine: i sospiri saranno tanti.

La mascella di Caino di Torquemada. Un romanzo intrigante, misteri da risolvere. Unlibro-game, interattivo ed “intrippante”.

Rilanciato all’attenzione delle cronache da Tik Tok, è diventato il caso letterario dell’anno. In Italia è approdato in primavera e c’è un concorso aperto che si concluderà a novembre2022 e che regala un ricco montepremi.

Vi stiamo incuriosendo? Ma di che cosa si tratta? La prefazione è di Stefano Bartezzaghi…e abbiamo detto tutto. Torquemada è lo pesudonimo dell’autore che ha pubblicato il romanzo nel lontano 1934. Cento pagine da tagliare (sì, avete capito bene!) e da ricomporre per risolvere questo puzzle letterario diabolicissimo. Sei assassini, sei vittime. Il vostro compito? Accettare la sfida e risolvere i gialli. Pensate: solo tre persone in quasi cento anni sono riuscite a trovare la soluzione, l’unica possibile tra le milioni di combinazioni.

Vi abbiamo incuriosito? Armatevi di pazienza e aguzzate il cervello: potrebbe diventare anche un divertente gioco da fare la sera dopo cena con gli amici. Fateci sapere!

Da leggere con forbici in mano, blocco notes per prendere appunti e arguzia!

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