02/12/2021
Tempo di lettura: 3 min
Come fare counseling online, secondo Francesca

Il counseling online è salito alla ribalta con il lockdown attuato per il contenimento del contagio da Covid-19. Tutti ci siamo riversati nell’etere per poter continuare una vita (e una professione) che ci era stata “strappata”. Anche Francesca Stringhini Ciboldi, nostra studentessa e allora in tirocinio, ha dovuto inventarsi metodi e tecniche per non interrompere il suo percorso. E le sue fatiche sono diventate l’oggetto della sua tesi che ha discusso lo scorso ottobre.
D. Francesca, nella tua tesi hai creato un vero e proprio modello di counseling online. Ce ne parli brevemente?
R. Il modello di Online Counseling che ho progettato nasce dalla disamina di un percorso di Counseling in presenza e se ne differenzia per tutte quelle peculiarità specifiche legate al mezzo che veicola la relazione. E’ pensato come un manuale pratico che mi auguro possa essere utile per quei counselor che desiderano avviare la propria attività online o integrare i percossi in presenza con alcune sessioni via web. Il modello propone la descrizione di quelle tecniche di counseling che risultano efficaci anche attraverso l’uso dei diversi strumenti di comunicazione (da Skype, a Zoom a WhatsApp) che usiamo per i colloqui online. Inoltre racconta di quali stratagemmi adottare nella pratica per rendere funzionale la relazione online tra counselor e cliente.
D. Chi è secondo te il cliente ideale per il counseling online?
R. Il cliente ideale per il counseling online è una persona che abbia un minimo di alfabetizzazione informatica e dimestichezza con la tecnologia (E’ sufficiente un telefono oun pc e una buona connessione).
Non importa dove viva, in Italia o all’estero, in un paesino sperduto o in una grande città. Forse viaggia spesso per lavoro o forse ha limitazioni (anche temporanee) alla mobilità(quarantena? Malattia? ecc..)
E’ una persona che predilige la sfera razionale e che non ricerca a tutti i costi il contatto fisico o la vicinanza. Bensì si sente rassicurato dal fatto di essere in un ambiente familiare, libero di esprimersi come solo a casa ci sentiamo.
D. Se dovessi concludere con una frase sul tuo percorso di counseling e i risultati ottenuti finora che cosa diresti?
R. Il primo giorno di lezione, del primo anno di corso la docente, Cristina Speggiorin, ci ha parlato del viaggio che stava per iniziare (ricordo anche la colonna sonora che aveva scelto per noi! Giusto perché con lei nulla è lasciato al caso)
Non avevo compreso la portata di quel viaggio, non immaginavo sarebbe stato tanto stimolante e che mi avrebbe portato tanto lontano!
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