10/09/2020

Tempo di lettura: 3 min

Aiuto! Sono un* control freak

Magda, Magda, tutto quello che dovevi fare l’hai fatto? Il gas l’hai chiuso? La chiavetta l’haiportata in posizione orizzontale? Il codice fiscale l’hai preso? La tavoletta l’hai abbassata?

Vi ricorda qualcuno? Il mitico Furio interpretato da Carlo Verdone! Maniaco del controllo edella precisione…un control freak!

Controllo e paura di lasciare andare…capita anche a voi?

A chi scrive sì e non sempre è una bella cosa.

Il bisogno di controllo è tipico di coloro che hanno la paura costante che qualcosa possa andare storto. Beh, direte voi, che c’è di male? In teoria niente, ma tutta questa attenzione alla pianificazione, all’organizzazione e alla prevenzione (quanti piani riesce a fare un maniaco del controllo? Piano A, B, C…tutto l’alfabeto!) non permette di rilassarsi né di lasciarsi andare e arriva a manipolare anche la vita dei propri cari. Insomma quasi un incubo. Basti pensare a Magda, la co-protagonista del film di Verdone, per rendersene conto.

Ma perché è necessario per qualcuno di noi iper-controllare? Per la paura di essereimpreparati, di qualcosa di inaspettato e per il timore di non essere all’altezza del compito.

Questo può accadere in memoria di qualcosa che in passato è andato storto. Diconseguenza anche le emozioni sono bloccate perché si deve mantenere l’integrità, non cisi può mostrare vulnerabili per paura di orribili conseguenze. E ci si trasforma tutti incontrol-freak!

Cosa fare allora per allentare questo bisogno?

Due sono le cose importanti:

Fiducia

Lasciar andare

Quando esercitiamo il controllo su di noi e sugli altri in realtà trasmettiamo sfiducia nelle capacità altrui. Facciamo un esempio: pensate ad un genitore che controlla all’eccesso il figlio nella scuola o nello sport. Hai fatto i compiti? Hai bisogno di una mano? Dai che ti aiuto a fare il tema. Ti sei ricordato di ripassare storia? Ecc. E’ chiaro che l’intenzione del genitore è assolutamente positiva (controllare, attività tipica proprio del genitore, e dare unamano), ma cosa può pensare il figlio? Mio padre/mia madre non si fida di me. Non sono capace nemmeno di gestire il diario scolastico. Conveniente? No, di certo. E poi che fatica!Se il genitore non si sente all’altezza, probabilmente necessiterà di controllare l’attività scolastica del figlio. Se controlla eviterà delusioni e insuccessi. Ma che ansia! Per tutti e due!

E quindi? Veniamo alla seconda cosa: lasciare andare. Per lasciare andare il controllo ènecessario allenarsi. Non basta pensare “adesso lascio andare”, si deve provare. Come?Introducendo nelle routines quotidiane piccole attività diverse. Vediamone alcune:

– Individuare qualcosa che solitamente pretendiamo di gestire sempre noi e farla fare aqualcuno. Lasciare andare e delegare: il mondo non crollerà

– Uscire dalla zona di comfort

– Cercare nuove attività, scoprire nuovi luoghi, stimolare la vostra creatività. Cercarequalcosa che smuova il mondo emotivo, che faccia spuntare qualche sorriso in più ealleggerisca qualche pensiero di troppo.

– Fare un’esperienza diversa in cui il controllo non dipende da noi. Provate per esempio a scendere a valle in sella di una bicicletta (il famoso downhill): dovrete affidarvi alla bicicletta, più la controllate più correte il rischio di cadere. Pedalate e accompagnate le ruote del vostro mezzo e…magia! Resterete in piedi!

– Praticare la mindfulness. Uno dei suoi principi è la gentilezza verso se stessi e la capacità di lasciar andare. Si osserva ciò che sta accadendo e si va oltre.

Provate e ne guadagnerete in tranquillità.

Il lavoro serio, cari control freak inizia prima su noi stessi.

Buon lavoro!

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