03/04/2024
Tempo di lettura: 4 min
Il Coaching: un mercato in crescita

Nell’era moderna del benessere e dello sviluppo personale, il mental coaching sta emergendo come un pilastro fondamentale per il successo individuale e collettivo. Il fenomeno in crescita di coloro che cercano il supporto di un coach riflette un cambiamento significativo nelle prospettive sulla perfomance.
Intraprendere un’analisi approfondita di questo trend rivela molteplici fattori che alimentano la domanda di servizi di mental coaching. Prima di tutto, in un mondo in cui la competizione e lo stress sono all’ordine del giorno, le persone cercano modi per migliorare le proprie prestazioni e gestire le sfide psicologiche che incontrano lungo il cammino. Il mental coaching offre un approccio personalizzato e mirato per affrontare queste sfide, fornendo strumenti e strategie per potenziare la resilienza mentale e ottimizzare il rendimento.
Il mental coaching si è dimostrato efficace nel supportare gli individui a superare blocchi mentali, gestire lo stress e aumentare la fiducia in se stessi.
Il business del coaching: i numeri
Il settore del mental coaching offre quindi promettenti prospettive di carriera per coloro che sono pronti ad abbracciare questa opportunità. Secondo il Global Coaching Study 2023 della International Coaching Federation, il numero di mental coach è aumentato del 54% a livello mondiale e del 51% nell’Europa Occidentale negli ultimi 3 anni. Questo trend testimonia una crescente richiesta di professionisti qualificati nel settore.
Il 57% delle prestazioni di coaching è richiesto direttamente dalle imprese, indicando una sempre maggiore consapevolezza delle organizzazioni sull’importanza di investire nel benessere mentale dei propri dipendenti. Manager e dirigenti aziendali costituiscono una parte significativa dei clienti, rappresentando rispettivamente il 31% e il 25% del mercato.
Inoltre, il ruolo delle donne nel settore del mental coaching è degno di nota: il 58% dei clienti e il 72% dei coach sono infatti donne. Questo dimostra il loro impatto significativo e la loro presenza predominante in questo campo in crescita.
Il ruolo del mental coach
Il ruolo del mental coach va oltre quello di un semplice consulente. Il coach è formato per comprendere i complessi meccanismi della mente umana e guidare i coachee attraverso un processo di auto-esplorazione e crescita personale. Utilizzando tecniche provenienti da discipline come la psicologia positiva, la neuroscienza cognitiva, il coaching umanistico e la pnl, i mental coach sono in grado di offrire un supporto completo e mirato alle esigenze individuali.
Soprattutto in un contesto aziendale, il mental coaching sta guadagnando sempre più riconoscimento come un investimento strategico per migliorare le prestazioni e la soddisfazione dei dipendenti. Le aziende che integrano programmi di mental coaching nella loro cultura organizzativa spesso vedono miglioramenti tangibili nella produttività, nella retention dei dipendenti e nel morale del team.
Quanto guadagna un coach
Il coaching è un lavoro ben remunerato? E’ questa una delle domande che spesso vengono fatte. Ciò che spaventa è la libera professione e l’incertezza che da sempre caratterizza un lavoro cosiddetto “non fisso”. Nessuno vuole smentire le difficoltà legate alla gestione di una partita iva, soprattutto in Italia, ma è anche vero che la libertà ad essa collegata è enorme. Anche nella scelta delle tariffe. Qualche esempio? Lo studio citato all’inizio di questo articolo sostiene che in Europa il costo medio di 1 ora di coaching è di Euro 250,00. E in Italia? Dipende dalla seniority del coach, dalla tipologia di intervento e dal cliente (privato o azienda): la media indicata dallo studio per quanto riguarda gli interventi di coaching in azienda è assolutamente rispettata.
Come si diventa coach
Per coloro che sono interessati a entrare nel mondo del coaching c’è una vasta gamma di opportunità disponibili. Con un mercato in espansione e una domanda sempre crescente, le prospettive di carriera sono più brillanti che mai per coloro che sono disposti a investire nel proprio sviluppo professionale e a contribuire al benessere mentale degli altri.
E’ bene chiarire che dire mental coach o coach è dire la stessa cosa: il termine mental infatti è stato introdotto nella lingua anglossassone per distinguere questa figura professionale dal coach sportivo in senso stretto, ossia l’allenatore di una squadra o di un atleta.
Come si diventa quindi coach in Italia?
La figura non è normata né riconosciuta ma regolamentata dalla legge 4/2013 che norma le libere professioni. E’ necessario, quindi, più che mai una formazione completa e strutturata per evitare improvvisazioni e inutili sovrapposizioni con altre professioni della relazione d’aiuto o altre figure consulenziali.
Secondo AICP (l’Associazione Italiana Coach Professionisti), si diventa coach solo dopo un corso della durata minima di 80 ore che affronti tecniche, strumenti, deontologia e etica del coaching.
Se sei interessato a diventare un professionista nel settore del mental coaching, considera l’iscrizione a un corso di formazione e preparati a cogliere tutte le opportunità che questo campo in rapida crescita ha da offrire. Puoi valutare anche il percorso di E-Skill (visibile qui https://e-skill.it/corsi/coaching-milano/) riconosciuto da AICP e in partenza il 20 aprile 2024.
Non lasciarti sfuggire questa occasione unica di fare la differenza nella vita degli altri e di realizzare te stesso come professionista nel campo del coaching mentale.
Il futuro del mental coaching è nelle tue mani.
Condividi questo articolo!
129 visualizzazioni