10/01/2022
Tempo di lettura: 3 min
Coaching in azione! La rubrica per i Coach presenta La Sfera di Cristallo

Il mese scorso, al ri-lancio del nostro E-Skill Mag, avevamo annunciato anche tematicherelative al coaching. Eccoci quindi oggi con la nostra rubrica Coaching in azione!: spunti,strumenti, esercizi utili per tutti i coach professionisti o in formazione.
Iniziamo l’anno con qualcosa di concreto per i coach. Uno strumento da utilizzarenell’esercizio della propria professione. Qualcosa di diverso, magari non conosciuto comeper esempio la Ruota della Vita, ma ugualmente utile.
Come si chiama
La sfera di cristallo di Maggie Grieve, un’executive coach con 30 anni di esperienza.
Quando serve
Quando il coachee fatica ad articolare i suoi obiettivi. Lo strumento aiuta il coachee a fare chiarezza. Può essere utile per lavorare con i leaders per aiutarli a identificare i loro obiettivie le aspettative per il business o il loro team.
E’ una tecnica creativa, quindi spazio all’emisfero destro (vostro e del coachee).
Che cosa vi serve
Una piccola sfera di cristallo o un’immagine di una sfera di cristallo.
Descrizione
Prendere grandi decisioni e decidere nuove strade da intraprendere non è sempre facile e il cliente può bloccarsi o sentirsi sopraffatto da un senso di impotenza perché non sa se e come le cose funzioneranno. Non c’è nessuna sfera di cristallo che possa dargli la certezzache ce la può fare. Detto questo, la semplice immagine di una sfera permette di guardare edi pensare oltre, di iniziare a sbloccare la visione del futuro. Questo strumento, che è ancheuna tecnica, viene usata per definire un obiettivo o la direzione da prendere. Può essere un’attività breve o più lunga…dipende dall’apertura e dall’approccio del vostro cliente versoquesto tipo di attività.
Come si usa
Mostrate al cliente la sfera di cristallo o un’immagine che la raffiguri e invitatelo a vederci il proprio futuro. Se optate per la sfera, invitate il cliente a tenerla in mano, a toccarla, a “guardarci” dentro. Chiedetegli: “mentre guardi la sfera di cristallo, immagina di vedere gli elementi del tuo futuro…come sono?”
Incoraggiate il cliente a dire ciò che pensa di vedere, anche se le immagini sonosfocate o confuse. Guidatelo nella visualizzazione
Non spingete il cliente ad essere specifico. L’intenzione è quella di scoprire checosa il cliente vuole vedere nel suo futuro. Se fatica, potete fare un’ulterioredomanda: “che cosa ti piacerebbe vedere nel tuo futuro?”
A seconda del risultato di questa attività può essere più facile identificare alcuniobiettivi e sotto-obiettivi che emergono o si riferiscono a ciò che il cliente haintravvisto nel suo futuro
Accorgimenti
– Come tutti gli strumenti di coaching…usatelo solo se vi sentite sufficientemente sicuri dellasua efficacia. Se dubitate, lo trovate “sciocco” o non vi sentite a vostro agio… non usatelo:non vi servirà a nulla.
– E’ uno strumento, come dicevamo, creativo, fuori dagli schemi. Da utilizzare solamentecon quei clienti che sono in grado di seguirvi nella tecnica.
– Potreste scoprire dei risultati sorprendenti anche con i clienti particolarmente razionali:una rottura di schema può essere utile. Ricordate che la razionalità blocca la creatività!
– Sperimentate…magari con qualche cliente amico o con qualche amico per vedere comeva.
– Non siate incalzanti con le domande. Lasciate spazio alla fantasia del cliente:incoraggiatelo quando lo vedete bloccato. Ricordategli che non c’è giudizio ma solopensieri in libertà.
– Specificate fin dall’inizio che prenderete appunti sulle immagini che emergeranno: ma soloper lavorarci dopo! Come già sapete, prendere appunti distrae il coachee e può interrompere il flusso creativo. Gli appunti servono per il lavoro successivo non perché c’è qualcosa di sbagliato o da correggere! E’ risaputo, ma sempre meglio specificare.
– E’ molto importante come presentate lo strumento. Siate creativi anche voi: potrestepresentarlo anche con una piccola storia, magari divertente, per aiutare il cliente a calarsi inun’altra “dimensione” (quella del gioco).
In fondo…è solo una visualizzazione un po’ più libera e meno guidata del solito. Osate.
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